Arriva l’indicatore sulla qualità nautica delle coste italiane, si chiama Nautical Quality Index (NaQl) e stila la classifica delle 62 province costiere italiane sulla base di quattro parametri: l’offerta territoriale di porti e posti barca, la qualità dei servizi portuali, la presenza di altri servizi turistici e l’accessibilità e l’afflusso.
Nel dettaglio sono stati scelti tre specifici indicatori per il parametro relativo all’offerta territoriale di porti e posti barca (densità porti, numero posti barca per residenti, percentuale di marine, le strutture a maggiore vocazione diportistica); tre indicatori per il parametro qualità dei servizi portuali (possibilità di ospitare navi da diporto, presenza di servizi dedicati, disponibilità di refitting); tre indicatori per il parametro di altri turismi del mare (numero dei diving center, associati FIV e presenza di aree marine protette) e due indicatori per l’accessibilità e l’afflusso (accessibilità stradale e l’indice di pressione, ovvero l’incidenza della domanda rispetto all’offerta di posti barca).
Nella prima edizione del Nautical Quality Index, al primo posto figura Lucca, giudicata la provincia più a misura di diportista principalmente grazie all’elevata qualità dei servizi presenti all’interno del porto di Viareggio (collegamenti elettrici, fornitura di carburante, servizi antincendio, scalo di alaggio, etc.) e all’elevata concentrazione di società di refitting, manutenzione e servizi sul territorio.
A seguire si sono posizionate Genova e Matera, quest’ultima balzata ai primi posti grazie alla presenza di due importanti strutture di portualità turistica, Marina di Policoro e il Porto degli Argonauti, collocate in un tratto di costa ridotto.
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