Si avvicina la pedonalizzazione dei Fori imperiali a Roma. La nuova viabilità, e dunque il divieto di transito per le auto private, scatterà sabato 3 agosto alle 5.30 del mattino. Si tratta di una vera rivoluzione per il centro storico di Roma e per i romani.
L’evento, di portata storica, sarà celebrato con una serie di manifestazioni che vanno sotto il nome di ‘La notte dei Fori’ e partiranno sabato 3 alle ore 21.30. Ad aprire la serata saranno il sindaco, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e altre autorità che sfileranno lungo via dei Fori Imperiali preceduti dalla Banda dei vigili urbani.
Accanto a questo apriranno i battenti i principali siti archeologici dell’area, visitabili gratuitamente con l’accompagnamento di guide ufficiali. Durante la serata, e lungo il percorso pedonale, sarà possibile assistere a performance teatrali, musicali e acrobatiche, spettacoli di artisti di strada.
Archivi tag: guide turistiche abilitate
Roma pedonalizza i Fori, serata di festa sabato 3 agosto
Federagit: le guide turistiche vanno tutelate
C’è una figura professionale che non può e non deve soccombere ai venti della liberalizzazione e internazionalizzazione che soffiano dall’Unione Europea: è la guida turistica. Lo ha invocato Federagit, la federazione italiana degli accompagnatori, interpreti e guide turistiche appartenente ad Assoturismo-Confesercenti, nel forum organizzato a Firenze. L’incontro ha preceduto l’assemblea elettiva, che ha confermato alla presidenza Maria Chiara Ronchi e alla vice presidenza, Valentina Grandi (Federagit Toscana) e Francesca Duimich (Federagit Lazio).
Professionalità da salvaguardare
Il forum della mattina ha affrontato i problemi che rischiano di compromettere l’attività delle guide turistiche, in particolare la volontà dell’Unione Europea di internazionalizzare la figura della guida consentendone la libera circolazione e attività in Europa. Un’iniziativa che non tiene conto delle specificità delle guide locali, profonde conoscitrici del territorio e del patrimonio culturale. Federagit intende chiedere alle istituzioni nazionali e ai referenti europarlamentari una salvaguardia di queste professionalità.
Una richiesta che riguarda anche il rilancio di “patenti” per guide nazionali perché, come ha sottolineato il presidente Maria Chiara Ronchi, «con tale decisione si mortificano le tipicità delle guide turistiche che conoscono molto bene il proprio territorio. Non a caso ci battiamo per qualificare ulteriormente questa figura con specifici percorsi di formazione professionale, convinti che la guida sia il punto di contatto tra il sito culturale e il visitatore. E nel raccontarlo, diventa l’artefice di quel turismo esperenziale che rappresenta il plus vincente per un viaggio culturale».
Il percorso intrapreso da Federagit non è facile, soprattutto in considerazione delle posizioni già assunte dall’Unione Europea, ma bisogna provarci, come ha ribadito il presidente di Assoturismo Nazionale, Claudio Albonetti, intervenuto al forum: «Oggi purtroppo tra molti politici non c’è quella volontà di ascolto e i possibili interlocutori sembrano non avere quella sensibilità necessaria a percepire la valenza delle professioni culturali che per un Paese come l’Italia dovrebbero essere considerate il motore dell’offerta sul territorio. E dal momento che spesso le guide turistiche di oggi hanno una propria partita Iva, una propria gestione, dobbiamo considerare questa figura come una microimpresa che va sostenuta e tutelata. Discorso centrale per tutto il settore, dove “impresa” vuol sempre dire il soggetto che produce ricchezza e genera occupazione».
Il dialogo con i poli museali
Altro passaggio obbligato per assicurare un futuro alle guide turistiche è il rilancio del dialogo con i poli museali che dovrebbero considerare questa figura professionale un partner di grande valenza per consolidare l’appeal di un sito.
Dal soprintendente del Polo Museale di Firenze, Cristina Acidini Luchinat, è giunto un sia pur timido accenno al dialogo, mentre da Roberto Ricci Mingani del Servizio Turismo della Provincia di Ferrara, è stata prospettata una stretta collaborazione proprio con le guide turistiche per il rilancio promozionale del Castello Estense dopo il sisma emiliano.
Dunque è possibile stabilire un dialogo e un confronto, come ha auspicato lo stesso dirigente per le Politiche turistiche della Regione Toscana, Stefano Romagnoli, considerando che in molte aree le leggi regionali sulle guide funzionano bene e si possono determinare percorsi operativi virtuosi.
È chiaro che occorre un salto di qualità e tanta creatività anche da parte delle guide, e a tal proposito non sono mancate le proposte, molto apprezzate nel corso del forum, lanciate da diverse singole guide come quella di Barbara Nacinelli di Roma che ha ricordato come oggi ci siano tanti modi per realizzare al meglio delle visite “esperenziali”, coinvolgendo i turisti nei laboratori di pittura, di ceramica, nei giri in mongolfiera, nei tour in bicicletta o rendendoli attori di piccole opere nelle botteghe artigiane.
Applauditi, infine, due distinti passaggi di Simona Pucciarelli, guida di Napoli, che ha dichiarato orgogliosamente che «l’Italia non è l’Europa, nel senso che dalle nostre parti ogni regione, ogni provincia, custodisce millenni di arte e di storia che solo guide locali possono raccontare» e di Claudio Albonetti, che nel chiudere i lavori del forum ha dichiarato: «Noi abbiamo ereditato dal passato il nostro immenso patrimonio artistico-culturale, ma abbiamo il dovere di consegnarlo ai nostri figli perché lo possano conoscere, apprezzare e magari raccontare, proprio come sanno fare solo le guide turistiche sul territorio».
Fonte: federagit.it
Pisa: un codice QR contro le guide turistiche abusive
Guide turistiche abilitate con il QRcode. Succede a Pisa, dove l’assessorato al Turismo e la Confguide di Confcommercio hanno promosso il progetto eBadge, che prevede la fornitura alle guide turistiche abilitate di un tesserino magnetico con codice QR.
La Polizia municipale, leggendo il codice con un semplice smartphone, potrà facilmente verificare se si tratta di un professionista in regola oppure no e in questo caso far scattare le sanzioni previste dalla legge. L’eBadge non contiene direttamente i dati, ma il codice QR rimanda ad una banca dati remota, gestita dagli uffici della Provincia di Pisa. L’obiettivo è quello di smascherare chi esercita impropriamente la professione, compromettendo la possibilità di lavoro delle guide abilitate e mettendo a rischio la sopravvivenza di molti professionisti.